È indiscutibilmente un periodo difficile.
Molti equilibri si sono rovesciati e la normalità sembra ormai un ricordo lontano. Eppure nonostante ciò, viviamo in un epoca che ci permette di accorciare le distanze, di semplificare le conversazioni e di gestire flussi di lavoro grazie alle tecnologie digitali.
Così, ogni mattina alle 8.30 mi ritrovo con i miei colleghi nel nuovo ufficio virtuale Mazzantini, dove dopo essersi salutati ci organizziamo e distribuiamo il lavoro e ci adattiamo alla nuova normalità.
Sono ottimista per natura e cerco sempre di trarre il meglio dalle situazioni, soprattutto dalle peggiori.
Per noi il passaggio in termini pratici allo smartworking è stato forse più facile che in altri casi perché lavoriamo con il digitale tutti i giorni, ci nutriamo di novità, creatività e tecnologia.
Ho sempre creduto nelle potenzialità del lavoro da remoto, che ho avuto modo di sperimentare anche in passato, e devo dire che quest’esperienza non fa che confermare. Tutti e nel minor tempo possibile ci siamo adattati al cambiamento, organizzandoci e comunicando al meglio per rendere efficace il nostro lavoro.
Abbiamo creato una piattaforma per aiutare tutti gli abitanti del Cantone Ticino a superare questo momento drammatico, abbiamo concluso uno dei progetti più grossi previsti per quest’anno e stiamo sostenendo i nostri clienti come sempre.
Tutto questo senza essere nella stesso ufficio fisicamente. È incredibile quello che può la tecnologia e quello che possono le persone!
Nel XXI secolo il digitale è ormai parte integrante del lavoro: nel nostro caso è il lavoro stesso e siamo stati bravi a trovare la nostra opportunità in questo momento difficile.
Distanti ma vicini: questa frase è la più utilizzata in questo momento.
Sui giornali, nelle trasmissioni tv di approfondimento, nei tg e sotto forma di hashtag questa frase rimbalza da persona a persona a persona e da account ad account. È diventata anche la mia frase simbolo nel lavoro e negli affetti. La lontananza è uno stato mentale, possiamo superarla nella nostra mente e nel nostro cuore.
Grazie al digitale per permettere tutto ciò, grazie alla Mazzantini che ci ha creduto, grazie a me e ai miei colleghi per aver dimostrato che si può, basta volerlo.