In un primo momento, quando mi è stato comunicato di dover lavorare da casa, mi sono posta qualche perplessità; in altre realtà professionali avevo già avuto l’opportunità di lavorare con questo metodo e ammetto che c’erano state alcune difficoltà logistiche.
Questa volte invece, grazie alla collaborazione di tutto il team, sono sempre riuscita a portare avanti i lavori con successo.
Inizialmente si è dovuto capire come poter organizzare il lavoro in modo da riuscire ad essere autonomi e saper gestire i propri compiti, ci è voluto un attimo per entrare nell’ottica dello smart working ma, dopo questo primo mese, devo dire che ce la stiamo cavando benissimo; riusciamo a tenerci in contatto grazie alle tecnologie che abbiamo a disposizione e che fortunatamente danno un enorme mano con questo metodo lavorativo e, semplicemente con un computer e un accesso a internet possiamo lavorare come se fossimo ancora in ufficio ma con forse, in alcuni casi, più tranquillità e concentrazione.
Ci sono ovviamente pro e contro per ogni metodo di lavoro e l’aspetto negativo maggiore dello smart working, a mio avviso, è senz’altro quello sociale, ma per quanto riguarda efficenza e rendimento questo approccio nulla toglie al lavoro in ufficio.
Spero vivamente che tutto si risolvi al più presto ma credo anche che alcune aziende potrebbero essere rimaste felicemente sorprese dallo scoprire che anche in smart working la propria attività è riuscita a produrre in totale, o quasi, completezza.