Una delle cose più evidenti che il virus ci ha portato via è la nostra abitudine di stare in compagnia

Sin dall’alba dei tempi, questo modo di “fare gruppo” ci ha consentito di creare e di fare evolvere il concetto di famiglia, tribù, comune, Stato. Ora, a causa di questo virus arrivato da chissà dove e chissà come, le Autorità di tutto il mondo ci stanno raccomandando di stare il più possibile lontani gli uni dagli altri, dividendo così le comunità, le compagnie e le famiglie.
Il COVID-19 non solo attenta alla nostra salute, alla nostra vita e alle nostre attività economiche ma si sta insinuando in una delle abitudini più radicate nella nostra cultura di esseri umani: la nostra socialità.

Smart working, scuola a distanza, limitazioni del numero delle persone ovunque, l’obbligo di indossare una mascherina che ci protegge ma che limita, allo stesso tempo, la capacità di riconoscersi e di capirsi attraverso la mimica facciale.
Per fortuna questo virus ci ha colpiti in un momento in cui la tecnologia della comunicazione interpersonale a distanza è decisamente matura. Oggi infatti tutti abbiamo a disposizione strumenti dalle capacità incredibili che ci consentono di essere costantemente connessi alla Rete e di conseguenza al mondo. Grazie ai nostri computer, smartphone e tablet, stiamo assorbendo meglio di quanto non sarebbe stato l’impatto che la pandemia ha sulla nostra Società e sulla nostra economia.
In pochi mesi anche coloro che erano più refrattari ad utilizzare qualsiasi strumento digitale hanno imparato ad apprezzare la tecnologia perché, come si dice “hanno fatto di necessità virtù”.

Questa pandemia ha certamente accelerato un processo di cambiamento che era in atto, trasformando ciò che era in potenza in ciò che è. Questo ovviamente cambia tutto e non possiamo altro che cavalcare, vivere, agevolare questa trasformazione digitale della nostra Società.

La nostra collettività, soprattutto quella del Canton Ticino, si è spesso basata su alcune certezze, tradotte dalla saggezza popolare in detti: “Come una lettera alla Posta” oppure “È sempre stato così e così sempre sarà”.
Oggi siamo tutti confrontati con una nuova e, per alcuni versi, sconcertante certezza: “nulla sarà più come prima” ed è per questo che tutti dobbiamo fare uno sforzo e accettare il cambiamento.
Soprattutto per quanto riguarda quelle attività imprenditoriali che sino ad oggi sono prosperate grazie al “passaparola”, la più antica delle tecniche di marketing che oggi è in crisi a causa della rarefazione dei contatti personali.

E se dunque l’informazione non può più passare da bocca a orecchio, che allora passi da altoparlante a microfono!