Luigi da un anno ha un nuovo hobby. Le condizioni a contorno c’erano tutte: cantine e solai dei nonni pieni di vecchi libri e cianfrusaglie ed una carriera da fuoricorso all’università, che si traduce in tanto tempo e pochi soldi. È così che ha deciso di catalogare i vecchi cimeli e di esporli a Lucerna ogni terza domenica del mese al mercatino delle pulci Strandgut.
Nelle varie edizioni ha avuto l’occasione di sperimentare varie tecniche di vendita: una volta si è messo a offrire il caffè a chi comprava almeno tre libri, un’altra ha importunato tutti i passanti per raccontare loro la storia del vecchio grammofono, un’altra si è studiato una frase da recitare per rompere il ghiaccio. Ora però sta diventando un vero esperto e sembra aver trovato la tattica vincente:

  • al primo incontro con le “prede” lascia spazio, prestando solamente molta attenzione a cosa guardano, cosa consultano, cosa chiedono;
  • se la transazione non si conclude subito e si allontanano, prende qualche appunto (signora giacca rossa – collezione di Hemingway, ragazzo sciarpa gialla – vecchia lampada);
  • quando il girovagare casuale rimette davanti a Luigi gli interessanti, lui si diletta in azioni di vendita assolutamente mirate, parlando alla signora con la giacca rossa di Hemingway e al ragazzo con la sciarpa gialla della vecchia lampada.

Quello che ha reso Luigi un po’ più ricco e un po’ più felice nelle ultime domeniche è assolutamente analogo al retargeting, chiamato anche remarketing. Si tratta di una forma pubblicitaria online che si rivolge agli utenti sulla base delle loro precedenti azioni sul web, specificatamente in situazioni in cui hanno mostrato interesse ma poi non hanno convertito o non hanno acquistato.

Nel mondo digitale il foglietto degli appunti di Luigi è chiamato pixel e consente di tracciare il passaggio degli utenti su uno specifico sito. In presenza di un nuovo visitatore, il pixel rilascia al browser un’informazione: gli annunci della campagna pubblicitaria di retargeting saranno così mostrati solamente agli utenti che hanno visitato in precedenza il sito. La piccola grande innovazione del retargeting è questa: la spesa pubblicitaria è diretta solamente a chi in precedenza si è mostrato interessato.

Pertanto, se la lampada dei nonni di Luigi non vi ha convinto e, una volta tornati dal mercato, ne avete cercata un’altra su un sito di arredo vintage, non meravigliatevi se ora la ritrovate pubblicizzata sui vostri siti o social preferiti: nelle strategie di retargeting le coincidenze non esistono!