“Tutte le strade portano a Roma”: questo proverbio trae origine dalle strade consolari, le vie di comunicazione che all’epoca dell’Impero romano vennero costruite – per volere, appunto, dei consoli – con l’obiettivo di trasportare merci e favorire il passaggio di carovane e soldati. Queste strade, se prese al contrario, conducono tutte al Foro Romano. È per questo che, nel 20 a. C., Cesare Augusto fece costruire il Miliario aureo, una colonna marmorea rivestita di bronzo dorato che rappresenta il “chilometro zero” di tutte le vie di comunicazione. Un digital marketing manager moderno non ragiona in modo poi così diverso: anche lui ha l’obiettivo di condurre le persone in un punto univoco “di raccolta”; inoltre, ciò avviene in modo tanto più facile quanto la strada per raggiungere la destinazione è dritta e agevole.

Landing page significa “pagina di destinazione” ed è il “luogo” del web nel quale gli esperti del marketing raccolgono i visitatori provenienti da strade diverse: quelli che cliccano su un annuncio online, quelli che scansionano un codice QR da un giornale, o quelli che cliccano “scopri di più” sui social o su una newsletter.

Questa pagina web, però, non deve essere semplicemente fine a sé stessa: le nostre interazioni sono importanti e la landing deve quindi darci un valore aggiunto che ci ripaghi del tempo che abbiamo dedicato ad arrivare fino a lì. Ecco perché una buona landing page ci permette di svolgere su di essa un’azione di qualche tipo: leggere un testo informativo, guardare un video interessante, richiedere un “Contenuto Premium” – come ad esempio, un e-book o un codice sconto – in cambio dei nostri dati di contatto, oppure riservare un appuntamento con il mittente del messaggio su cui abbiamo cliccato.

La verità, però, è che a nessuno di noi piace perdere tempo nel fare azioni che non ci interessano o non ci appagano. Ecco perché un messaggio promozionale accattivante e colori sgargianti non ci bastano più. Come utenti, abbiamo bisogno di una vera e propria esperienza che sia coinvolgente, immersiva, interattiva e personalizzata. È per questo che una buona landing page, oltre a proporre contenuti multimediali, contiene anche un codice di tracciamento che, senza violare la nostra privacy, registra quali sono le esperienze del “luogo di raccolta” che ci sono piaciute maggiormente, in modo da poterci poi riproporre automaticamente dei contenuti di qualità e adatti alle nostre preferenze.

Infine, una landing page che si rispetti non ci confonde: le azioni che possiamo svolgere su di essa sono chiare, semplici e dai risultati ben evidenti. Il nostro moderno Miliario aureo della comunicazione deve infatti rappresentare qualcosa di univoco, altrimenti giungeremo semplicemente alla conclusione che un’eccessiva complessità non vale il nostro tempo.

Tornando alla metafora della via consolare, per conquistare un viaggiatore che viene da lontano, non basta costruire una strada. Occorre che, una volta giunto a destinazione, il viaggiatore trovi indicazioni chiare su dove recarsi, persone gentili e nuove opportunità… deve vivere, in tutto e per tutto, un’esperienza di valore.