Cliché. Liceo Cantonale Lugano 1. Anno scolastico 2010/2011. Emily è una ragazza sportiva e appassionata di cinema. Nella sua classe c’è Tommaso, un compagno che ne è innamorato perso. Uscire con Emily rappresenta per lui il massimo nella scala delle priorità ma Tommaso è un ragazzo sedentario, definibile un mezzo-genio dell’informatica e della poesia, e le sue ore letteralmente volano scervellandosi su come attirare l’attenzione di Emily.
In un’altra classe del Liceo c’è Giacomo, un giovane sportivo che al secondo anno scopre due grandi passioni: quella per la pallanuoto e quella per il teatro, che ne fanno presto uno sportivo talentuoso ed un attore carismatico.
Ad ottobre, dopo un mese di inutili quanto variegati tentativi di corteggiamento da parte di Tommaso, Emily, sportiva e appassionata di recitazione, si avvicina spontaneamente a Giacomo chiedendogli di uscire insieme sabato sera per andare al cinema.
Circoscrivendo il campo di analisi ad Emily, possiamo dire che Giacomo, seppur in maniera inconsapevole, ha lavorato ad una strategia di “Inbound Marketing” per ottenere la sua attenzione.

Brian Halligan, co-fondatore e CEO di HubSpot conia nel 2009 questo nuovo termine, definendolo così: “Al contrario dei vecchi metodi di Outbound Marketing come acquistare annunci, comprare mailing list, e pregare per i contatti, l’Inbound Marketing si concentra sulla creazione di contenuti di qualità che attirano le persone verso la tua azienda e prodotto, dove essi spontaneamente vogliono essere. Allineando i contenuti che pubblichi con gli interessi del cliente, è naturale attirare traffico in entrata che è possibile convertire, chiudere e deliziare nel tempo.”

Traducendo questo concetto e riportandolo al nostro esempio, Emily è una ragazza sveglia, emancipata e informata che sa quello che vuole e che convoglia la propria attenzione solo verso ciò che le interessa. Tutto ciò che è distante da quello che cerca alla lunga si rivela addirittura essere un elemento di disturbo.

Oggi, a 10 anni di distanza, Tommaso sorride ricordando la vicenda rimproverando tuttavia a sé stesso di aver perso un sacco di tempo dietro ad Emily. Sa che se avesse fatto come Giacomo, usando quel tempo per valorizzare i propri talenti e renderli evidenti anziché pensare solo a come attirare l’attenzione della ragazza, avrebbe sicuramente destato l’attenzione di Chiara, sua attuale compagna, che ai tempi frequentava lo stesso Liceo ma che ha conosciuto solo 5 anni dopo.

Molte aziende oggi commettono l’errore del Tommaso liceale: puntano e investono ingenti quantità di tempo e risorse per acquistare annunci o mailing list per cercare di convincerci di cose che non vogliamo capire né addirittura sentire pregando per un nostro contatto (Outbound Marketing).

Se solo queste aziende dedicassero queste energie a valorizzare i propri talenti concentrandosi sulla creazione di contenuti di qualità in grado di renderli evidenti, attrarrebbero a sé in maniera spontanea i clienti “giusti”, quelli che riconoscerebbero in loro una valida risposta ai propri bisogni oppure un’affinità rispetto al proprio sistema di valori (Inbound Marketing).